martedì 29 marzo 2016

Street Food in Turchia

Prima di partire per Istanbul, avevo assaporato con gli occhi tutte le prelibatezze che consigliavano i viaggiatori, ma una volta sul luogo ci siamo buttati sullo street food! Abbiamo mangiato anche in qualche ristorante, solitamente per cena, ma i menù erano molto poveri e alla fine ordinavamo sempre le solite cose!

Mi aspettavo di mangiare meglio, insomma di abbuffarmi come in Grecia, ma sicuramente la colpa non è della Turchia, ma nostra che spesso non abbiamo avuto la pazienza di rischiare in ristoranti nuovi, preferendo i soliti due! Se da un lato ci siamo persi alcuni piatti fantastici, dall'altro posso garantirvi che abbiamo sperimentato tutto il cibo che la strada aveva da offrirci, cozze a parte.




Parto dal dolce che mi ha stregato, il TULUMBA. Una sera vediamo arrivare questo signore con due contenitori trasparenti, quelli che io compro da Ikea per mettere i vestiti quando faccio il cambio stagione...tanto per intenderci. Siamo subito incuriositi dal loro contenuto e scopro che per 2 TL posso avere un dolce super appiccicoso. Io non sopporto assolutamente avere le mani appiccicate, ma ne vale la pena per i tulumba! Purtroppo ho rivisto il venditore solo un'altra volta prima di partire, ma se fosse passato ogni sera, vi assicuro che avrei mangiato tulumba fino a cariarmi i denti.

I SIMIT che sono una specie di bagel, si possono mangiare asciutti o con dentro il formaggio spalmabile. Ne ho mangiati troppi, ora li odio! Saziano abbastanza e costano poco, più o meno 2 TL, ideali da mangiare mentre si corre da una moschea all'altra!

Le PANNOCCHIE insieme ai simit vanno alla grande. Ovunque ti giri trovi simit e pannocchie, almeno così è a settembre! Al prezzo di 1.50-2 TL si può optare per una croccante pannocchia arrostita o per una buonissima pannocchia bollita. In questi chioschetti solitamente vendono anche le caldarroste. Ho una bellissima foto che ritrae Stefano in compagnia del nostro venditore ufficiale di pannocchie! Non ha prezzo mangiarla seduti davanti alla Moschea Blu contemplando la sua bellezza! Ho avuto modo di scattare anche una simpatica foto a Stefano, con un abitante del luogo più che simpatico. Notare quanto sia fuori luogo la maglietta che sta indossando Stefano...Napoleone Bonaparte..chissà cosa indosserà quando andremo in Francia!


Il BALIK, ovvero il panino con il pesce è stata una grande scoperta per noi. L'abbiamo assaggiato prima sul porto di Eminou e devo ammettere che fin da subito mi è piaciuto, nonostante le fastidiosissime spine al suo interno. Attenzione perchè non perdono molto tempo a sfilettarlo come si deve e può diventare il vostro ultimo pasto se non fate attenzione. Diversa è stata la qualità del pesce e del servizio stesso, quando abbiamo avuto l'opportunità di ordinare il balik ad Anadolu Kavagi, nel paesino di pescatori alle porte del Mar Nero.




ZUCCHERO FILATO, insacchettato e pronto da mangiare. Io adoro lo zucchero filato e mai e poi mai avrei immaginato di trovarlo in Turchia e di un colore così insolito. Il giallo limone mi è rimasto anche per un po' sulla lingua!











Il KEBAP turco non potevamo assolutamente perdercelo, così un giorno dopo aver macinato più di 10 km ci siamo fermati a mangiarlo in un locale molto turco, dove non parlavano l'inglese. Ci trovavamo in una stradina vicino alla moschea di Eyup e vorrei poter dire di aver fatto la strada più breve per arrivarci, invece ci siamo arrivati dalla chiesa di San Salvatore , facendo un giro lunghissimo ed oltre ad essere affamati avevamo anche i piedi che urlavano per la fatica!




Nella lista di cibi e bevande da assaggiare non può mancare il CAY, ovvero il tè tipico della Turchia che si beve in bicchierini piccoli e in qualsiasi momento della giornata. Questo della foto, è te alla mela e lo abbiamo sorseggiato sulla terrazza del Pierre Loti, locale famoso proprio per l'ospite da cui prende il nome che era solito frequentarlo. Non costa molto, un paio di TL solitamente e lo troverete nei locali, ma anche sui traghetti, dove passano direttamente con il thermos in spalla.


Altra prelibatezza che ha accompagnato la mia vacanza è stata la CORBA, zuppa a base di lenticchie (in questo caso verdi) molto buona. Si tratta di un piatto poco costoso, in uno dei più antichi e tradizionali ristoranti di Sultanhamet, costava circa 4 TL. A differenza di quanto si possa credere, questo piatto sazia molto ed è stato un toccasana per la mia gola infiammata. Ho visto gli abitanti del luogo all'interno del Gran Bazar, mangiarla di prima mattina!
Sull'isola di Buyukada ho invece avuto l'occasione di assaggiare la PITA turca, una specie di pizza con la forma di un calzone.


Infine a Stefano è toccato anche assaggiare l'AYRAN il tipico yogurt salato. Non è stato molto gradito, forse sarebbe stato il caso di accompagnarlo a una pietanza piccante come fa la gente del luogo!


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