lunedì 11 agosto 2014

Tour culinario di Corfù

Aspettando le vacanze che arriveranno a inizio settembre, ho deciso di ripercorrere quelle dell'anno scorso attraverso le specialità che abbiamo avuto la fortuna di gustare.
Innanzitutto è necessario presentarvi il mio compagno d viaggio e di vita! Stefano non si interessa del biglietto dell'aereo, dell'albergo o della destinazione. Stefano mi dice "organizza un viaggio" e io lo organizzo e se da un lato c'è la nota positiva che può trascorrere mesi spensierati senza occuparsi di niente, dall'altro  c'è la nota negativa. Infatti Stefano non sceglie niente, ma  proprio niente, finchè...non arriviamo a destinazione! Ecco che scatta la scintilla, qualcosa si attiva in lui e Stefano inizia a prendere decisioni e in quel momento non c'è modo di fermarlo. Quali sono le decisioni che prende? Il cibo! Non può far a meno di assaggiare tutto e di fermarsi ogni due ore a prendere qualcosa da mangiare o bere e soprattutto guai a dirgli: "ma vuoi già mangiare?"
Nell'istante in cui  le campane rintoccano per dodici volte, Stefano è seduto a leggere il menù!
Io non nego che mi faccio trascinare volentieri in questi tour culinari e fortunatamente la Grecia ci ha permesso di intraprenderli senza spendere una fortuna!

L'anno scorso nel mese di luglio la nostra destinazione è stata Corfù, un'isola greca nel mar Ionio. Scelta più che altro per la sua economicità, si è poi rivelata almeno per noi una meta paradisiaca. Avendo prenotato all'ultimo, abbiamo trovato posto solo in un distretto abbastanza lontano da Corfù town, ad Acharavi.
Il posto è davvero tranquillo e nonostante Acharavi sia piccola, è ben fornita.

Ovviamente non abbiamo lasciato nulla al caso e abbiamo seguito meticolosamente una regola precisa per scegliere le pietanze di volta in volta, cioè ordinare senza sapere cosa fossero! Il primo piatto che ci ha dato il benvenuto in Grecia è stato cucinato dai proprietari del nostro studios, che gestiscono anche un ristorante.


L'antipasto è il saganaki, una fetta di feta (formaggio di capra) fatta friggere finchè non si forma una crosticina, accompagnata dai pomodori e ovviamente dalle immancabili olive nere, raccolte dagli alberi del loro giardino. Le olive erano piccole e quando le abbiamo viste ci siamo rimasti un po' male, ma che dire...non bisogna giudicare un libro dalla copertina, erano davvero buone.


Come potrete notare il piatto è unico, in Grecia le portate non sono separate come da noi. Per me è stata una grande scoperta, non solo perchè in questo modo c'è la possibilità di fare un pasto più completo e vario, ma anche perchè il portafoglio ne risente meno! Un piatto di questo tipo partiva dai 7 euro. Noi in due abbiamo speso quasi sempre sui 25 euro, considerando che spesso a far aumentare il prezzo erano le bevande come la birra o la cola.

Purtroppo non mi sono scritta i nomi dei piatti che ordinavamo e quindi ora per me è difficile riportarli, in molti casi impossibile, ma posso assicurarvi che questo piatto di carne con riso e patate era una delizia!


Stefano, già pronto a spazzolare il piatto, se non sbaglio aveva al posto del riso la pita, pane tipico del luogo con salsa greca piccante e cipolle. Non sembra, ma abbiamo davvero faticato a finire tutto!


Di sera abbiamo continuato il nostro tour concedendoci un drink, il mio è un succo di frutta dato che dovevo guidare, ma hanno davvero saputo renderlo speciale con tutte quelle decorazioni. Qui a Torino me lo avrebbero sicuramente fatto pagare 5-6 euro, ad Acharavi mi è costato 2,50 euro! In primo piano invece c'è il kumquat, un liquore dolce fatto con mandarini giapponesi coltivati sull'isola stessa.


Ovviamente Stefano, da amante della birra non poteva rinunciare a  ordinare anche una "Corfù Beer" come potete notare dall'etichetta e se non ricordo male, non gli era affatto dispiaciuta.


Altro giorno, altra città: Sidari. Luogo molto turistico, è conosciuto soprattutto per il suo famosissimo e stupendo Canal d'Amour. Secondo la tradizione se gli innamorati nuotano insieme in questo canale, non si separeranno mai. Noi abbiamo scattato foto, nuotato, passeggiato e poi mangiato! Non ci siamo fermati a pranzare subito nei pressi del canale e forse è proprio per questo motivo che non abbiamo speso tanto anche se il luogo era prettamente turistico. Siamo entrati in un ristorante che dava sulla strada e con piacere abbiamo scoperto che si poteva pranzare anche sotto un bellissimo pergolato sulla spiaggia. L'atmosfera era stupenda, il mare a 20 metri da noi, le rocce del canale in lontananza e la brezza marina, cosa desiderare di più? Tanto buon cibo...e anche quello c'era. Ne ho approfittato per provare l'insalata greca, e gustare nuovamente la feta. Unica pecca i cetrioli, davvero troppi per i miei gusti, sarà che non li mangio quasi mai!
Stefano invece si è gustato la mousaka, una specie di parmigiana e dei crostini con i pomodori.

Il piatto forte secondo me è stato il garlic bread, l'ho diviso a malincuore con Stefano!
L'altra scoperta culinaria che mi ha cambiato la vita è stato il frappè al caramello, accompagnato da una fetta di anguria. Non ho mai assaggiato un frappè così gustoso, le mie papille gustative quella sera sono impazzite dalla gioia! Mi dispiace solo non aver segnato il nome del locale in cui l'abbiamo preso, gli avrei sicuramente potuto fare un'ottima recensione!


Prima di andare a visitare la città di Corfù, avevamo deciso di fare un pranzo leggero per non appesantirci troppo, dato che faceva caldo e che dovevamo visitare. Il programma prevedeva di spendere poco e provare il kebap greco arrotolato. Verso l'ora di pranzo prima di immetterci nei vivacissimi vicoletti della città, mi sono premurata di avvisare Stefano che i ristoratori avrebbero cercato in tutti modi di farci pranzare presso i propri ristoranti e quindi di non farci convincere, ma Stefano è Stefano. Imbocca il vicoletto e trova il primo ristoratore che gli fa un sorriso e gli chiede se vuole pranzare, cosa ve lo scrivo a fare il seguito!? Il kebap arrotolato non l'abbiamo assaggiato, in compenso abbiamo assaggiato il kebap nel piatto.


Kebap con salsa e patatine e insalata greca con bacon. Questa volta l'insalata greca mi è piaciuta di più e l'ho rivalutata! Il pita ci è stato gentilmente offerto dal proprietario del locale e per concludere il pasto abbiamo assaggiato una fetta di torta di crema di limone. Il cibo era perfetto eccetto la torta. Il gestore gentilissimo, ci ha letto tutto il menù e ha cercato di spiegarci come erano cucinate le varie pietanze.
L'atmosfera era fantastica, mi sentivo come in "Lilly e il Vagabondo", un tavolino con la tovaglia a quadretti, in mezzo a un vicoletto!
Un simpatico signore che sembrava amico del gestore, vedendoci fotografare i vari piatti, si è offerto di farci una fotografia. Nonostante non parlasse l'inglese si è fatto capire perfettamente con i semplici gesti e per me è stato qualcosa di memorabile. Ovviamente è comodo parlare una lingua comune in un paese straniero, ma l'emozione di comunicare con qualcuno che non parla la tua stessa lingua è speciale. Purtroppo stiamo perdendo la possibilità di trovarci in un paese straniero e imparare qualche parola di quella lingua oppure di farci due risate cercando di farci capire a gesti. Un paio di volte a Corfù mi è successo e di quei momenti ho dei bei ricordi, perchè il dialogo anche se a gesti mi sembrava più vero, più spontaneo, più caloroso e in questo caso più greco! Un grazie speciale al nostro fotografo, se non fosse stato per il suo gesto così spontaneo ora non avremmo quella che è la più bella foto di coppia di tutto il viaggio (le altre sono tutte dei selfie)!

Successivamente ci siamo recati verso il Forte Vecchio di Corfù, al cui interno è presente un bar. Dato il caldo e la fatica per arrivare in cima, scendendo ci siamo fermati a prendere un thè e un succo. Purtroppo non è stata una bella esperienza, faceva molto caldo e speravamo di dissetarci con qualcosa di fresco e invece era tutto tiepido e i prezzi davvero alti. Se vi trovate da quelli parti evitate e resistete fino a chioschetti che troverete subito al di fuori dell'ingresso del Forte.

Ci avviciniamo verso la fine del nostro viaggio e l'ultima città da noi visitata è la bellissima Kassiopi.
Lui ha mangiato con noi e come potete notare è sporco di sugo, colpa dello stifado (mi pare), carne con sugo dal gusto un po' piccantino. Non abbiamo fatto foto quel giorno, perchè non ci siamo trovati molto bene nel ristorante scelto. La cameriera è stata abbastanza scortese, quasi si fosse offesa perchè non abbiamo ordinato il pane che si pagava a parte. A quanto pare uno dei nostri antipasti era una specie di purea che andava accompagnata con il pane e la cameriera anzichè spiegarcelo gentilmente, è andata via frettolosamente dicendo che "quel piatto si doveva mangiare con il pane", ma senza darci il tempo di rettificare l'ordine. Penso fosse un po' di astio nei confronti degli italiani, perchè con gli inglesi ridevano, scherzavano e facevano i simpatici.
Ci siamo rifatti nel pomeriggio ordinando una merenda speciale: wafel con banana, panna, caramello e frappè alla fragola.

L'ultimo giorno abbiamo pranzato ad Acharavi, per essere precisi all'Acharavi Park, un ristorante dall'estetica davvero eccezionale, con una mini fontana a cascata al suo interno. Abbiamo ordinato alcuni dei piatti che ci avevano maggiormente colpito durante le nostre tappe e abbiamo fatto la terza scoperta sensazionale: feta avvolta in una sfoglia, immersa nel miele e guarnita con semi di sesamo. Una vera leccornia.

Quest'isola ci ha sorpresi, mare stupendo, ottimo cibo, gente cordiale e luoghi storici e naturali fantastici. Inoltre non si spende tanto. Ora aspettiamo con ansia settembre per intraprendere una nuova avventura alla volta di Istanbul!

venerdì 8 agosto 2014

Un piccolo paradiso in provincia di Torino: Bioparco Zoom di Cumiana




Per la serie gite fuori porta oggi vi propongo il bioparco "Zoom" di Cumiana, in provincia di Torino. Ci troviamo a circa 30 km dal capoluogo del Piemonte, ma vi assicuro che appena entrerete vi sembrerà di trovarvi dall'altra parte del mondo. Non solo una grande emozione per i più piccoli, ma anche per gli adulti che vogliono trascorrere un giorno di relax. Il bioparco è ben organizzato, il personale è molto competente e gli animali...sono le vere star! All'ingresso vi verrà data una mappa del parco e un programma con gli orari delle attività, infatti e davvero apprezzabile il lavoro dei dipendenti che si occupano di tenere "lezioni" interessantissime sui vari animali e habitat. Tornerete a casa con dei bei ricordi, ma anche con qualche conoscenza in più! 
Inoltre per gli amanti della piscina c'è la possibilità di acquistare un biglietto che comprende anche l'ingresso a "Bolder Beach", una bellissima piscina circondata da sabbia bianca e rocce africane, vi sembrerà davvero di trovarvi altrove, soprattutto perché nuoterete accanto alla vasca dei pinguini!

Ciò che però mi ha colpito maggiormente è proprio la passione di chi lavora con questi animali, che anche se non sono liberi in natura, sembrano comunque felici. Ora spero che nessuno fraintenderà le mie parole, sono d'accordo che gli animali hanno il diritto di vivere nel proprio habitat e che non sono degli oggetti da utilizzare a nostro piacimento, ma non sono assolutamente d'accordo con chi parla senza sapere. Sono troppi quelli che fanno del moralismo senza sapere qual è il principale scopo dei bioparchi. Infatti tutti gli animali accolti in queste strutture non sono nati in libertà, ma sono nati all'interno di queste stesse strutture e non vengono messi in libertà per motivi ben precisi. Uno dei principali è la salvaguardia di specie che stanno scomparendo molto velocemente, non solo a causa dell'uomo, ma anche dei cambiamenti climatici ed evolutivi. Ad esempio le giraffe per come siamo abituati a vederle stanno scomparendo, per motivi evolutivi stanno nascendo sempre più sottospecie; ed ecco che entra in azione il lavoro di tali strutture, che raccolgono il seme di questi esemplari per poi inseminare esemplari che vivono in libertà. 


Uno dei bellissimi esemplari di Cumiana
Lui è Sam il capobranco... spero di non confondermi!

Un nuovo ospite arrivato da poco  nel parco è Freddy, un bellissimo rinoceronte. Vi consiglio vivamente di ascoltare la "lezione" su questa specie, io ho scoperto  cose che neanche avrei immaginato, inoltre proprio in onore di Freddy e della sua specie (che sta velocemente scomparendo a causa dei bracconieri), quest'estate il bioparco ha dato avvio a un'iniziativa davvero intelligente per raccogliere fondi. Si tratta di una serie di concerti e spettacoli che si svolgono di sera nel parco stesso. I proventi saranno versati per i rinoceronti della riserva africana di Mabula.

I rinoceronti vengono cacciati dai bracconieri per il loro corno, composto da cheratina cioè la stessa sostanza dei nostri capelli. Purtroppo vi è un mercato molto ampio che è disposto a pagare per esso più di quanto paga per l'oro. Il corno è considerato un forte afrodisiaco, ma soprattutto si pensa erroneamente che possa curare gravi malattie, come il cancro.
Infine mi soffermo su quelli che penso siano un po' la mascotte del parco, ovvero i lemuri del Madagascar! Sarà che il famosissimo film d'animazione,ha reso famosi questi piccoli animaletti, tanto da incuriosire grandi e piccoli e farli diventare i VIP dello zoom di Cumiana. Il loro habitat è l'unico in cui si può passeggiare, vivendo così l'emozioni di camminare accanto ai tanti "Re Julien" di Cumiana, che non sono per niente intimoriti, ma anzi amano mettersi in posa e fare gli esibizionisti. Voglio solo ricordare che nonostante non ci siano barriere a dividerci da loro, giustamente è vietato toccarli o dargli del cibo. Purtroppo con amarezza a ogni visita ho avuto il dispiacere di constatare quanto poco siano rispettosi delle regole il 50% dei visitatori, dal momento che ci viene data la possibilità di vederli da così vicino, almeno cerchiamo di rispettare non solo le regole, ma soprattutto questi animali. 
Ecco due lemuri in azione

Tanti altri sono gli animali di cui non vi ho parlato: tigri, cammelli, dromedari, lama, pellicani, pinguini, antilopi, ippopotami . Qualora non abbiate ancora visitato questo mini paradiso, spero di aver stuzzicato la vostra curiosità.

Il biglietto per il solo parco costa 20 euro o 16 se prenotate online con qualche giorno di anticipo. Invece per il parco + piscina bisogna aggiungere 4 euro al prezzo del biglietto.
Inoltre c'è la promozione per le famiglie: 2 adulti e 2 bambini under 12 pagano 59 euro.
Infine se piove entro due ore dal vostro ingresso, vi viene dato un biglietto omaggio per tornare entro 30 giorni.

Il costo del biglietto non è esiguo e so che per una famiglia può diventare davvero dispendioso, ma considerate che mantenere tale struttura e gli animali al proprio interno è davvero costoso, quindi noi tutti collaboriamo al loro mantenimento visitando questo stupendo parco. 

Di seguito vi lascio il link dove potrete trovare tutte le informazioni e gli eventi  che potrebbero interessarvi: