martedì 6 ottobre 2015

Andalusia on the road

"Ad esempio a me piace la strada
Con il verde bruciato magari sul tardi
Macchie più scure senza rugiada
Con i fichi d'india e le spine dei cardi"

Rino Gaetano

Non credevo che l'Andalusia mi avrebbe rubato il cuore e ora di ritorno da undici giorni in questa terra aspra e dolce allo stesso tempo, assaporo i ricordi e l'emozioni così forti che mi hanno travolta e che sono ancora vivide dentro di me.
È sempre così, quando meno te lo aspetti rimani stupito!
Quest'anno, differentemente dal 2014 in cui sbirciando su instagram mi ero innamorata della Turchia e avevo percepito il suo richiamo, qualche mese prima della partenza non avevo ancora deciso la destinazione. Nessuna lampadina si era accesa nella mia testolina e un po' delusa ho riciclato una di quelle mete che erano lì ad aspettare, la Spagna.
Non è che disprezzassi la Spagna, ma se ne sente parlare così tanto e spesso i racconti narrano solo di città bellissime, ma caotiche come Barcellona e Madrid oppure di mare, discoteche e isole dove divertirsi. Diciamo che la Spagna mi sembrava banale e non mi affascinava (eresia), ma poi anziché vedere ho deciso di guardare e ho scoperto che la Spagna aveva molto da offrirmi, almeno sulla carta.


La Spagna, poteva offrirmi la regione dell'Andalusia e l'Andalusia prometteva di inebriarmi con le sue bellezze!
Così ho iniziato a organizzare il mio primo viaggio itinerante, mica roba da poco eh!? Poi tanto per complicarci la vita (non che volessimo) non potendo noleggiare un auto, il nostro percorso è stato pensato utilizzando solo i mezzi di trasporto locali!

Appena arrivata a Siviglia me ne sono innamorata e man mano che esploravamo questa terra, ho trovato luoghi inaspettati in cui mi sono sentita a casa! Difficile da spiegare con le parole e ancora più difficile da credere per le persone che mi conoscono e sanno che i luoghi brulli, con l'erba bruciata dal sole non mi fanno impazzire. Io amo le immense distese di verde, ma di quel verde forte che ti colpisce e ti stende all'istante. Amo i boschi, gli alberi e le foreste eppure questo sud con i suoi colori ocra, giallo e marrone mi ha conquistato! Ho amato questo sud che mi ha ricordato tantissimo il nostro sud Italia, dove sono nati i miei genitori e dove per tanti anni da bambina ho trascorso le vacanze estive con i miei nonni.


Itinerario 1/09/2015 al 11/09/2015

Vi lascio qualche informazione pratica che non guasta mai! Questo viaggio ci è costato circa 1600 euro: aereo, spostamenti con gli autobus, pranzi, cene, attrazioni e alberghi. Insomma c'è proprio tutto anche qualche souvenir! Direi che per due persone e undici giorni è andata piuttosto bene.

1° - 2° e 3° giorno: Bergamo Orio al Serio - Siviglia - Italica

Siviglia è una città stupenda che conserva la sua atmosfera romantica nonostante la presenza dei turisti. Dall'aeroporto si raggiunge prendendo l'autobus che passa lì davanti ogni 20 minuti circa. Il costo del biglietto è di 4 euro e il bus gestito dalla Tussam è l'EA. Per le fermate dipende tutto da dove soggiornate, noi siamo scesi a Carlos V, vicino ai giardini del Real Alcazar perchè la nostra pensione distava meno di un chilometro da lì.


Piazza del Trionfo, davanti alla cattedrale











A Siviglia c'è tantissimo da vedere, ma noi ci siamo dedicati alle attrazioni principali e abbiamo voluto dedicare mezza giornata anche al sito archeologico di Italica, nel comune di Santiponce.

4° e 5° giorno: Granada

Da Siviglia abbiamo fatto un viaggio di tre ore circa in autobus e siamo arrivati a Granada! Dopo essere letteralmente impazziti per capire quale linea prendere per arrivare in centro, abbiamo optato per quella verde scuro (non ricordo il numero) e ci siamo avvicinati un po' al centro, ma la maggior parte del tragitto lo abbiamo percorso a piedi, in questo modo abbiamo iniziato fin da subito ad ammirare questa bellissima città. La Alhambra è sicuramente il diamante di questa città che però ha anche tanto altro da offrire. Senza tralasciare i bellissimi scorci del borgo medievale e della stessa collina su cui è adagiato il palazzo!















6° e 7° giorno: Malaga

Altro autobus, altra strada e finalmente raggiungiamo Malaga. Siamo arrivati a ora di pranzo e nel pomeriggio eravamo già in marcia per sfruttare l'ingresso gratuito della domenica pomeriggio alle due attrazioni principali: l'Alcazaba e il Castillo del Gibralfaro. Malaga non è solo mare e divertimento, ma anche cultura! Noi abbiamo usato questa città come punto di partenza per visitare i dintorni.















8° giorno: El Chorro

El Chorro è stata una tappa inserita solo per visitare il Cammino del Rey che hanno riaperto proprio quest'anno, ma purtroppo la nostra esperienza è stata davvero negativa dato che non siamo riusciti ad entrare e abbiamo perso una giornata inutilmente, ma questo merita un post a parte.

9° giorno: Ronda

Ronda è favolosa. Ronda è uno dei paesi bianchi dell'Andalusia. Arroccato sulle rocce offre bellissimi paesaggi. Il viaggio da Malaga dura due ore, ma vale assolutamente la pena. A Ronda avrei volentieri trascorso qualche giorno in più. Scendere fino al Tajo e osservare il ponte da Nuevo da sotto è stato emozionante, ma anche un po' spericolato.

Non potrò mai dimenticare la  bellissima giornata trascorsa a Ronda!











10° giorno: Nerja

L'ultimo giorno abbiamo deciso di trascorrerlo al mare, ma la Malagueta di Malaga non ci ha fatto impazzire e abbiamo deciso di spostarci a Nerja. Non abbiamo visto molto, ma le viuzze tra le case bianche che ci hanno condotto fino al balcone d'Europa ci hanno fatto una buona impressione. Anche il mare era molto bello, spiagge piccole, ma pulite.













11° giorno: Malaga - Bergamo Orio al Serio

Purtroppo l'aereo di ritorno è al mattino presto e così senza avere neanche avuto l'opportunità di fare l'ultima colazione spagnola, alle 6.30 del mattino salutiamo Malaga e ci rechiamo in aeroporto. Questo viaggio non lo dimenticherò presto, non potevo aspettarmi che mi avrebbe emozionato così tanto.


















Nessun commento:

Posta un commento